COME PREPARARSI AL VACCINO E MIGLIORARE LA RISPOSTA IMMUNITARIA

COME PREPARARSI AL VACCINO E MIGLIORARE LA RISPOSTA IMMUNITARIA
a cura della Dott.ssa Lucilla Ricottini

Dal 27 Dicembre 2020 è iniziata la più grande campagna di vaccinazione di massa del nostro secolo e tutti prima o poi, nel corso di quest’anno, verremo chiamati a ricevere il vaccino anti Covid.

Sono previsti 6 vaccini, tutti sperimentati e approvati e, che siano essi ad mRNA (Comirnaty e Moderna) o a vettore virale innocuo o piuttosto di tipo più tradizionale con somministrazione diretta delle proteine della membrana del virus, hanno tutti lo scopo di indurre nel nostro organismo la formazione di anticorpi anti SARS-CoV-2.

Gli esperti ci tranquillizzano sui possibili effetti avversi al vaccino, che non sono diversi da quelli degli altri vaccini e che possono durare 2 o 3 giorni al massimo.

Effetti avversi locali più frequenti sono: dolore e arrossamento con eventuale gonfiore nella zona di inoculo del vaccino. Gli effetti sistemici, registrati più raramente, sono invece: febbre, stanchezza, dolori muscolari e articolari, mal di testa.

I vaccini ad mRNA, nello specifico, possono dare anche diarrea o nausea.

Tutti questi effetti avversi sono dovuti al sistema immunitario, il quale reagisce contro la proteina virale attivando le proprie cellule per mezzo di citochine infiammatorie.  E’ importante sapere che, anche in assenza del virus infettante, l’organismo va comunque incontro ad uno stato infiammatorio ed è questo a rendere possibile la produzione di anticorpi protettivi.  Come dire che senza una valida risposta infiammatoria l’organismo non può sviluppare la memoria immunologica del microrganismo.

E’ comunque possibile prepararci alla vaccinazione, in modo da ridurre al minimo il rischio degli eventi avversi già descritti? La risposta è SI. Vediamo come. E’ noto ormai da molti anni che, durante il processo di immunizzazione, aumenta lo stress ossidativo delle cellule ed uno storico studio, pubblicato su Nature nel 2009, evidenziò che negli anziani e nelle persone con carenze di alcune vitamine (vitamina E e vitamina C) e di micronutrienti (Zinco), la risposta immunitaria alla vaccinazione antiinfluenzale era più debole e accompagnata da maggiori effetti avversi. La correzione dello stress ossidativo e delle carenze nutrizionali riduceva le reazioni avverse e sembrava migliorare significativamente la risposta immunitaria; tali dati trovarono ulteriori conferme in studi successivi pubblicati su riviste scientifiche internazionali.

Possiamo allora prepararci anche alla vaccinazione anti Covid in modo intelligente, così da ridurre al minimo il rischio degli effetti avversi ed avere piuttosto la massima risposta immunogenica. Iniziamo fin da subito a drenare le tossine, per alleggerire gli emuntori biologici (fegato e reni) ed aiutarli a sostenere l’inevitabile carico tossico post- vaccino. Il nostro organismo produce infatti tossine e radicali liberi endocellulari durante tutti i processi metabolici, anche quelli legati alla sintesi di anticorpi, e se questi prodotti dannosi per la cellula non vengono neutralizzati si va incontro allo stress ossidativo.

Ecco che gli antiossidanti giocano un ruolo importante in una strategia di preparazione al vaccino e, tra questi, soprattutto il Glutatione, che costituisce il più importante antiossidante naturale capace di neutralizzare i radicali liberi e di rigenerare la vitamina C e la vitamina E. Purtroppo il Glutatione viene scarsamente assimilato per via orale ed è importante  associarlo alla N- Acetil- Cisteina, che ne costituisce il precursore e ne migliora la biodisponibilità insieme al Selenio e ad alcune vitamine. Non sempre la nostra alimentazione è in grado di fornire queste sostanze in maniera e quantità adeguate, pertanto può essere utile una implementazione a partire da 20 giorni prima della vaccinazione e per almeno 20-30 giorni dopo.

Sarà di giovamento anche uno stile alimentare antiinfiammatorio, ricco di omega3 e a basso tenore di zuccheri e grassi saturi. Infine è buona prassi arrivare alla vaccinazione riposati, evitando sforzi intensi quali l’attività sportiva agonistica che farebbe aumentare lo stress ossidativo, e concedersi un intero giorno di riposo dopo il vaccino.

Trattiamo bene il nostro organismo, soprattutto in un momento così importante e anche così delicato!

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